"La nostra critica cominciò come comincia ogni critica, con il dubbio. Il dubbio divenne la nostra narrazione, eravamo alla ricerca di un nuovo racconto, il nostro. Ogni nostro gesto, ogni accento, esprimeva la negazione del vecchio mondo e l'anelito ad uno nuovo. Il nostro modo di vivere creò una situazione nuova fatta di esuberanza e amicizia. La realtà di una microsocietà sovversiva nel cuore di una società che la ignorava. L'arte non era il fine ma il pretesto e il metodo per individuare il nostro ritmo specifico e le possibilità nascoste del nostro tempo. Noi, insoddisfatti, continuammo però a cercare, riempiendo i silenzi di desideri, di paure, di fantasie. Sospinti dal pensiero che per quanto vuoto sembrasse il mondo, per quanto degradato e usurato ci apparisse,il mondo, sapevamo che tutto era ancora possibile e che in circostanze appropriate un nuovo mondo era tanto probabile quanto uno vecchio." ~ Waking Life
"Il proposito generale dell'Hacking è cercare la conoscenza, esplorare, scoprire, creare qualcosa di nuovo. E questo istinto non può essere confinato al mondo dei computer. Chiunque sia un avventuriero, o un esploratore di qualche genere, conosce la sensazione di voler raggiungere qualche meta che nessuno ha toccato prima, oppure trovare una risposta anche se ti dicono che è impossibile. Lo sai qual è la cosa più strana, condivisa da tutte le persone impegnate in imprese del genere? E' lo scetticismo da parte degli altri, convinti che stiamo solo buttando il nostro tempo. E' qualcosa che non puoi e non devi cancellare dalla tua personalità. Una volta che perdi il desiderio di infilare le mani nelle cose, di cercare le risposte con testardaggine, hai perso una parte molto importante di te stesso." ~ Emmanuel Goldstein
"È difficile scrivere una definizione semplice per qualcosa così vario come l'Hacking; l'Hacking ha a che fare con la giocosità, l'intelligenza e l'esplorazione. Hacking significa esplorare i limiti di ciò che è possibile, con uno spirito di giocosa intelligenza. Le attività che mostrano intelligenza giocosa hanno un "Hack Value"; entrare in un computer è una cosa diversa. Preferisco chiamare questa cosa "Cracking", perché quando dico che sono un "Hacker", non significa che mi diverto a violare la sicurezza dei sistemi informatici e voglio che le persone lo capiscano." Richard Stallman;
"Vagabondare per il labirinto di laboratori e magazzini, in cerca dei misteri della commutazione telefonica nelle stanze piene di apparecchiature, seguendo sentieri di fili o di relè nei condotti sotterranei dell'aria condizionata, per qualcuno era un comportamento normale, e non c'era bisogno di giustificare l'impulso di aprire una porta senza permesso, se dietro quella porta si fosse percepito un rumore sospetto irresistibilmente attraente. E allora, se non ci fosse stato nessuno a proibire fisicamente l'accesso a qualunque cosa stesse provocando quel rumore affascinante e a impedire di toccare la macchina, ecco avreste cominciato a sfiorare interruttori e a osservare reazioni, a girare una vite, sganciare un pannello, rimuovere qualche diodo e provare qualche connessione; Peter Samson e i suoi amici erano cresciuti in una particolare relazione col mondo, all'interno della quale le cose acquisivano significato solo se si scopriva come funzionavano. E come avrebbe potuto capirlo se non mettendoci le mani sopra?" Il Tech Model RailRoad Club, Hackers, Steven Levy;
basta con questo stereotipo dell'Hacker drogato, depresso e dissociato, che penetra sistemi informatici e spia profili facebook, cagatoci in testa dal Mainstrem, con i vari Mr.Robot (per i rintronati che continuano ad associarmi a Mr.Robot); l'Hacker è una persona lucida, curiosa, giocosa, creativa e virtuosa;
"Gli Hacker fanno quello che fanno perché lo amano. Non lo fanno per soldi, ci sono dentro davvero. Qualunque sia la loro passione, programmazione, poesia, arte, musica, composizione videomusicale, elettronica, live coding, scienza, imparano il più possibile, creano, rielaborano, migliorano, e poi condividono con il mondo." Mitch Altman
"L'Hacker è una persona che trae piacere dalla sfida intellettuale di scavalcare o aggirare creativamente dei limiti;"
"gli Hacker credono che gli insegnamenti fondamentali sui sistemi, e sul mondo, possano essere appresi smontando le cose, analizzandone il funzionamento e utilizzando la conoscenza per creare cose nuove e più interessanti; sono artisti, viaggiatori, scienziati matti in continua esplorazione, pronti a mettere in discussione qualsiasi cosa, senza paura;"
"Gli apologisti degli interessi vettoriali vogliono limitare la semantica produttiva del termine "Hacker" a semplice criminale, proprio perché temono il potenziale astratto e molteplice: il suo potenziale di classe. Dappertutto si sente parlare dell'Hacker come nuovo tipo di delinquente giovanile, vandalo nichilista o servo del crimine organizzato. Oppure, l'Hacker viene rappresentato come una mera sottocultura innocua, la ricerca ossessiva di spazi underground, con i suoi codici restrittivi di condotta, apparenza e appartenenza. Ovunque il desiderio di dischiudere la virtualità dell'informazione, di condividere le informazioni come dono, di appropriarsi del vettore per esprimersi, viene rappresentato come oggetto di panico morale, una scusa per la sorveglianza, e per l'affidamento delle conoscenze tecniche alle "autorità competenti". Questa non è la prima volta che le classi produttive hanno subito questo ricatto ideologico. L'Hacker ora appare negli organi ufficiali dell'ordine dominante a fianco dei suoi archetipi precedenti, l'operaio organizzato, il contadino ribelle. L'Hacker è in ottima compagnia.
Gli Hacker finiscono per lottare contro le forme particolari in cui l'astrazione viene mercificata e trasformata in proprietà privata della classe vettoriale. Gli Hacker arrivano a riconoscere come classe che il loro interesse di classe si esprime al meglio attraverso la lotta per liberare la produzione di astrazione, non solo dalle particolari catene di questa o quella forma di proprietà, ma per astrarre la forma della proprietà stessa
È giunto il momento per gli Hacker di unirsi ai lavoratori e agli agricoltori, a tutti i produttori del mondo, per liberare risorse produttive e inventive dal mito della scarsità. È giunto il momento per nuove forme di associazione che possano condurre il mondo lontano dalla sua distruzione mediante lo sfruttamento mercificato. I più grandi Hack del nostro tempo potrebbero rivelarsi in forme di organizzazione della libera espressione collettiva, così che da ora in poi l'astrazione sia al servizio delle persone, piuttosto che la popolazione al servizio della classe dominante." Un Manifesto Hacker, Wark Mckenzie
"Il ritrovato scientifico segue la sorte comune di tutti i prodotti umani in regime capitalistico; diventa merce, oggetto di scambio e quindi viene rivolto ai fini prevalentemente propri del regime, a straziare e distruggere." Gramsci
"Il motore che ha guidato il progresso scientifico non è stato il prestigio o le risorse degli ambienti accademici, o i business plan con cui le aziende progettano finanziamenti per i loro settori di ricerca e sviluppo, né tantomeno le disponibilità finanziarie personali dei singoli ricercatori. La scintilla che nel corso dei secoli ha tenuto viva la fiamma della scienza si è manifestata nei modi più diversi, diventando di volta in volta una passione capace di portare in rovina un uomo, un'ossessione capace di focalizzare ogni grammo di energia fisica e mentale verso un determinato obiettivo, una sfida da perseguire col vento in faccia e il gusto di andare dove altri non osano, un amore appassionato che rende impossibile distrarre l'attenzione dall'oggetto dei propri studi, una ragione di vita da perseguire fino in fondo, costi quel che costi."
L'essere umano più vive alienato, meno comprende i propri reali bisogni e i propri reali desideri. La vita concreta scompare e, più che essere, tende ad apparire, a smaterializzarsi in una pura rappresentazione di immagini; vive in una condizione di “sopravvivenza aumentata”;
“È impossibile conoscere un desiderio se non soddisfacendolo, e la soddisfazione del nostro desiderio elementare è la rivoluzione. [...] La sperimentazione non è soltanto uno strumento della conoscenza, è la condizione stessa della conoscenza;
l'artista cessa di essere l'artefice di forme inutili e inefficaci per diventare il costruttore di ambienti e di modi di vivere completi. La struttura prospettata riguarda non solo la struttura urbana, ma anche il comportamento degli abitanti: essa è inseparabile dalla ricerca di modi di esistenza rivoluzionari, come il gioco, il nomadismo, l'avventura, ecc.”; 146 solo in questo modo si concretizzano gli aspetti rivoluzionari dell'attività artistica. Il superamento dell'arte attuato attraverso l'Urbanisme Unitaire e il rifiuto dell'opera porta alla rottura con gli ambienti artistici, con la critica d'arte ed un rigetto verso l'ambiente culturale.
"Noi vogliamo, spingere l'attitudine sperimentale il più lontano possibile e in tutti i campi;"
«Sei uno spirito avventuroso? Nelle leggende cerchi forse la verità che dimora, remota e nascosta, oltre le terribili cascate del pericolo? Allora è me che cercherai.»
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Esseri dall'animo corrotto e dalla mente ottenebrata, che aborrivano qualsiasi cosa non fosse in sfacelo ed esercitavano il potere senza morale e l'autorità senza giustizia; le Creature di Silicio si attennero ai metodi del loro Re e Imperatore Lord Lucifero; asservirono la Città al proprio dominio, facendo sventolare il loro vessillo, l'occhio che tutto vede, negli altri Livelli, sui quali pretendevano di esercitare il loro malato potere. Erano riusciti a sviluppare una tecnologia che permetteva loro di controllare il Sistema delle Safeguard e il Livello 71337, ormai sotto il loro completo dominio, era un tetro scenario di morte;
Sembrava che nessuna forza, naturale o soprannaturale, possedesse energia sufficiente per arginare la pazzesca e mortifera marea della Vita Non Vita di Silicio. In effetti più nessuno ormai si opponeva in alcun modo. Con beffarda tracotanza e gelido disprezzo, essi dominavano interi livelli con la violenza, la manipolazione e con ogni forma di malvagità;
In tutti i livelli conquistati ben pochi nutrivano speranze. Fra quei pochi, soltanto singoli individui avevano il coraggio di resistere e combattere; il coraggio di sussurrare il nome che simboleggiava tali speranze.
quello del REBOP l'unica roccaforte non ancora espugnata dai generalissimi dell'Esercito di Silicio. Una Zona Temporanea Autonoma, un Vascello Fantasma e Pirata, una Nave Spaziale in rotta verso i Confini della Realtà, non per determinare la posizione delle stelle, ormai impossibili da vedere, o per studiare le nebulose, ma per scandagliare le possibilità ignote dell'esistenza e della resistenza; un luogo non luogo, nomade e invisibile, a difesa della Vita;
nel REBOP si rifuggiavano alcuni errori non calcolati dal Sistema, uomini che si erano battuti contro l'Impero di Silicio e contro la Fratellanza Nera, i cui nomi erano detestati e odiati da Madame Salomè, la quale si arrovellava senza posa;
Madame Salomè, Grande Conestabile dell'Ordine del Gufo, comandante degli eserciti dell'Impero di Silicio combatteva una sua guerra privata contro questi Hacker, questi Liberi Pirati, e in particolare contro il leggendario Akira Basho e il suo fidato compagno chimerico Puck; Akira Basho, conosciuto anche come Bash, era un Super Errore, il Super Errore 71337, un insetto tra i Circuiti di Silicio della Città, un Hacker, un Acaro, un Super Bug del Sistema;
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